Cultura

Massimo Dapporto è il ‘borghese piccolo piccolo’ di Cerami al Teatrodante

today03/01/2018

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FIRENZE – La ‘raccomandazione‘, ieri come oggi cancro della nostra società, è uno dei temi al centro de al centro di “Un borghese piccolo piccolo”, prima trasposizione teatrale del romanzo scritto da Vincenzo Cerami nel 1976 e reso celebre l’anno successivo dal film interpretato da Alberto Sordi, diretto da Mario Monicelli in scena al Teatrodante Carlo Monni in prima toscana, venerdì 5 gennaio alle ore 21.

Sul palco in impermeabile, cravatta a righe e basette lunghe, Massimo Dapporto con l’adattamento e la regia di Fabrizio Coniglio e le musiche originali di Nicola Piovani.

“Un borghese piccolo piccolo” racconta in maniera agrodolce le piccolezza e le meschinità dell’animo umano, indagando il ruolo di ognuno di noi nella società e i tentativi di farsi giustizia da soli; narra la storia di Giovanni Vivaldi (Massimo Dapporto), un umile impiegato, dipendente presso un ufficio pubblico da oltre trent’anni e prossimo alla pensione. La sua più grande aspirazione è sistemare il figlio Mario nel suo stesso ministero; persegue il suo scopo con tutti i mezzi possibili arrivando a chiedere l’aiuto della Massoneria, alla ricerca di favoritismi e raccomandazioni, nonostante il suo fervido credo cattolico. Quando il suo obiettivo sembra ormai vicino, la vita lo sbeffeggia e mescola subdolamente le carte in tavola. In scena anche Susanna Marcomeni, Roberto D’Alessandro, Fabrizio Coniglio, Federico Rubino

Spiega il regista Fabrizio Coniglio: “La scorciatoia o la raccomandazione è avvertita dalla nostra società come qualcosa di necessario per sopravvivere: forse in fondo, non crediamo più nella possibilità di essere tutti uguali di fronte alla legge e nelle pari opportunità di emancipazione sociale ed economica. Questo è lo snodo più fortemente attuale della storia che metteremo in scena. Racconteremo questo grande romanzo classico con il sorriso, che solo i grandi autori come Vincenzo Cerami hanno saputo e sanno ancora regalarci.”.

Scritto da: Redazione Novaradio


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